Giovedì 10 Maggio 2012 il Messaggero Veneto riportava un allarmante articolo su un operazione dei militari della guardia di finanza di Pordenone effettuata lo scorso 24 Gennaio ma resa nota solamente in questi giorni.
Nei guai sono finiti i titolari di otto ditte all’ingrosso nelle province di Venezia, Padova, Vicenza, Verona, Parma e Pordenone. Tali aziende sono state denunciate a vario titolo per commercio di alimenti contraffatti o adulterati e per la vendita di sostanze in cattivo stato di conservazione. Parliamo di 130 tonnellate di generi alimentari per un valore complessivo che si aggira intorno al milione e 300 mila euro.
Frodi in commercio e frodi sanitarie sono ancora un problema presente sul territorio e, considerato il vantaggio economico che ne consegue, rimarranno sicuramente difficili da debellare. Tuttavia è fondamentale che tutti gli operatori del settore alimentare, dalle grandi aziende alle microimprese, siano sempre più sensibilizzati al problema ed accresca nella filiera il senso di responsabilità. Per evitare di ritrovarsi coinvolti in frodi alimentari è fondamentale che le aziende effettuino un’accurata selezione dei fornitori e scrupolosi controlli della merce in ingresso per verificarne la conformità rispetto alla normativa vigente.