assomicroimprese

Marzo 14th, 2013

Articolo:

14-3-13 La città muore e nessuno decide…

News, by Gianluca.

Pubblicato oggi 14-3-13 Sul Messaggero Veneto di Udine

Sintesi davvero edulcorata del nostro comunicato stampa che segue dove i toni erano più duri…

Lasciamo a voi il giudizio…

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Alla cortese attenzione della redazione del Messaggero Veneto

Vi proponiamo la nostra replica all’articolo pubblicato sull’edizione odierna del Messaggero Veneto sull’incontro fra le associazioni degli esercenti e il sindaco Honsell , a proposito del  Regolamento comunale per i pubblici esercizi , ringraziandovi per la disponibilità e sperando che possiate pubblicarla prednisone price cvs

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Nella mattinata di ieri  ho incontrato in qualità di responsabile di Assomicroimprese in rappresentanza dei nostri trecento associati di Udine  il sindaco Honsell e il vicesindaco Martines. Ci aspettavamo di incontrare allo stesso tavolo anche le altre categorie di commercianti per creare proprio quella condivisione e quel confronto sulle problematiche emerse in questi giorni riguardo allo smantellamento delle pedane esterne dei bar. Invece la Confcommercio ha preteso e ottenuto di incontrarsi poco prima e separatamente. Questo canale preferenziale diflucan online pharmacy e poco democratico conferma non soltanto la collaborazione stretta  e quasi esclusiva fra il Comune e la Confcommercio udinese ma a nostro parere esalta soprattutto le gravi co-responsabilità di quell’associazione nel non aver suggerito e prodotto ben prima gli strumenti efficaci per affrontare la grave crisi che affligge i pubblici esercizi della città. Noi come Assomicroimprese siamo per il rispetto delle regole, per la competenza e per la concretezza. La mancanza di un confronto costruttivo allargato ha prodotto ritardi e inefficienze che ricadono su tutte le attività: riteniamo insostenibile che non si sia stipulato prima un regolamento chiaro ed efficace per l’esterno dei pubblici esercizi. Riteniamo inspiegabile che il presunto dialogo attuato anche tramite l’assessore Malisani con la sovraintendenza ai Beni culturali non abbia generato ancora documenti certi e applicabili da chi vuole incrementare la propria attività commerciale come avviene in qualsiasi altra città.  Riteniamo grave che non sia stata data giusta assistenza con strumenti amministrativi certi alla realizzazione del piano particolareggiato proposto oltre un anno fa da tutti i  commercianti di piazza San Giacomo che ,completamente a loro spese , avrebbero arredato uniformemente la piazza e reso funzionali le rispettive attività ma che non hanno ancora avuto risposte chiare e che vorrebbero sapere come poter anche loro allestire  pedane o gazebo in regola.

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Riteniamo sbagliata e recidiva la politica assertiva sui parcheggi a pagamento avvallata da Confcommercio , quando da anni noi chiediamo che dopo le 17 siano tutti resi gratuiti (stimolerebbe sicuramente l’afflusso in città senza grandi contraccolpi sui sonanti  utili di Sistema Sosta e Mobilità). Riteniamo che i tempi lenti della burocrazia  non possano più condizionare in questo modo le esigenze della città e dei commercianti , che infatti chiudono e si stanno sempre più arrendendo. Noi ascoltiamo ogni giorno dai nostri associati la rabbia per questa lentezza e le responsabilità vanno assunte a tutti i livelli.  Siamo convinti che non essersi battuti meglio per riequilibrare le aperture domenicali dei grandi centri commerciali extra urbani sia stata l’ennesima occasione persa ma anche in quel caso le associazione di categoria presenti che interessi hanno salvaguardato ? La nostra paura è che non soltanto si sia metaforicamente “perso il treno” ma che ci si stia illudendo di raggiungere a piedi l’obiettivo. La situazione del commercio cittadino non richiede “mini moratorie” ma piani di urgenza ed emergenza, magari a tempo determinato con priorità strategiche e assunzione di responsabilità da parte di tutti, realizzate in maniera veramente condivisa, dove le regole siano chiare e rispettate da tutti senza eccezioni, senza deroghe agli amici e doxycycline price comparison in collaborazione attiva e non solo sanzionatoria con l’apparato amministrativo e di controllo. Se la città spegne le insegne si spegneranno lentamente anche le famiglie. Noi continuiamo a chiedere di essere ascoltati e a proporre progetti concreti ma se nelle stanze che contano continueranno a essere soli e poco controllati anche il nostro impegno sarà inutile.

Federico Beltrame

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Direzione Assomicroimprese fvg

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