Condivido le parole del Presidente Tondo quando dice che il commercio ha diverse
esigenze a seconda della zona in cui si esercita. Eʼ evidente che Trieste ha una vocazione
diversa da Udine, che Pordenone ha esigenze differenti da quelle di Gorizia e che i
capoluoghi di provincia sono commercialmente strutturati in modo non uguale dai piccoli
centri o paesini.
Ha ragione Il Presidente della Camera di Commercio di Udine Da Pozzo. La provincia di
Udine ed in particolare Udine meritano più peso e riconoscimento proprio in virtù del livello
produttivo del tessuto economico di questo territorio.
Per queste ragioni ritengo che la Legge Regionale sul Commercio vada rivista. Si deve
tenere conto della crisi attuale, dei cambiamenti che sono avvenuti e che stanno
avvenendo nel mondo dellʼeconomia.
La questione delle Domeniche non è facile, ma va affrontata tenendo conto della volontà
dei più, cioè i consumatori e di quella degli addetti ai lavori, quindi delle associazioni di
categoria.
Bisogna poi tenere conto del Decreto Legislativo n° 59 del 26 marzo 2010 che ridefinisce i
requisiti professionali per poter esercitare lʼattività commerciale di vendita e di
somministrazione. Bisogna essere in possesso di uno dei seguenti requisiti.
Bisogna aver prestato la propria opera per almeno due anni nellʼultimo quinquennio. Avere
frequentato con esito positivo un corso professionale per il commercio o per la
somministrazione. Possedere un diploma o una laurea in materia di commercio o di
somministrazione di alimenti.
I primi due sono già in vigore, lʼultimo pur essendo anchʼesso contemplato dallʼattuale
Legge Regionale introduce un elemento di specificità.
Anzichè possedere un diploma o una laurea “qualsiasi” (così lʼattuale legge regionale) per
aprire bisogna possederlo nel campo specifico nel quale si vuole operare.
Questo è un tema importante che va affrontato con la giusta attenzione.
In un mercato sempre più esigente, dove il consumatore è sempre più attento e più
tutelato, gli operatori del settore devono essere formati.
Eʼ giusto che chi vuole fare lʼimprenditore del commercio dimostri di essere preparato.
Solo così si può avere un economia libera e non liberticida.
Un imprenditore consapevole della propria responsabilità anche sociale, fa bene al
mercato e alza il livello dellʼofferta e crea nuovi posti di lavoro.
Una persona che, invece apre una partita iva, senza capire lʼimportanza di tale azione
rischia di fare concorrenza sleale alle aziende già affermate sul mercato, oltre ad
abbassare lʼofferta e la qualità nei confronti dei clienti.
La selezione, attraverso una importante formazione, prima dellʼingresso nel mercato dei
potenziali nuovi commercianti o esercenti è un elemento fondamentale per il rilancio
dellʼeconomia friulana. Il nuovo assessore regionale alle attività economiche dovrà tenere
conto anche di questo perchè abbiamo bisogno di nuove regole per uscire da questo
momento di crisi del mondo del lavoro.
Gianluca Perna
Presidente FVG Assomicroimprese Februar 2017 um 12 52 wie kommen sie darauf, dass der mann https://hausarbeithilfe.com rückgrat hat