Il Presidente Barack Obama ha varato a Gennaio 2014 la prima riforma strutturale del diritto alimentare statunitense denominata Food Safety Modernization Act (FSMA).
La riforma adegua la normativa risalente agli anni ’40 ai progressi scientifici e tecnologici ed alle normative internazionali più avanzate sul fronte della sicurezza alimentare.
La struttura e i criteri a fondamento del FSMA sembano similari a quelli del nostro ‘General Food Law’ (reg. CE 178/02) e dal c.d. ‘Pacchetto Igiene’ (reg. CE 852, 853, 854/04 e successivi) apportando al sistema le seguenti novità:
–introduzione dell’obbligo di registrazione e autorizzazione degli stabilimenti;
-introduzione del principio di piena responsabilità di tutti gli operatori della filiera (con relativi obblighi in termini di autocontrollo, buone prassi igieniche e HACCP);
– rafforzamento dei poteri di ispezione e vigilanza della Food and Drug Administration (FDA) a cui viene attribuita la facoltà di imporre il ritiro e richiamo degli alimenti a rischio (finora rimessi alla sola iniziativa volontaria dei produttori);
-introduzione del sistema di allerta rapido (sulla falsariga del RASFF europeo).
Elemento di novità rispetto alla nostra legislazione è “whistleblowers” ovvero il regime di protezione a favore di coloro che denuncino e testimonino su attività illecite in ambito alimentare.