Le associazioni e i club devono essere ben distinti dalle imprese.
ASSOMICROIMPRESE: E’ CORRETTO TRACCIARE UNA MARCATA LINEA
DI CONFINE TRA IMPRESE E ASSOCIAZIONI
Questo è l’orientamento di Assomicroimprese, che ritiene di essere d’accordo
con l’operazione intrapresa dagli organi accertatori in Friuli Venezia Giulia.
Assomicroimprese ritiene che sia corretto controllare i club e le associazioni. I club e le associazioni non hanno come scopo fondante l’erogazione di servizi di mescita o di preparazione a beneficio del pubblico di pietanze e simili, prerogativa delle imprese di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande.
Per Assomicroimprese nei club e nelle associazioni tali attività possono essere complementari al fine associativo, ma non devono costituire un’attività in sé stesse, come correttamente rappresentato e spiegato dagli organi accertatori a mezzo stampa.
E’ importante marcare una netta linea di confine tra imprese e associazioni. Assomicroimprese ricorda che per l’ordinamento giuridico italiano chi vuole esercitare l’attività di impresa, quindi per conseguire un utile distribubile, deve obbligatoriamente adottare il modello della società o della ditta individuale, non dell’associazione.
Le altre aziende non lucrative, che non sono imprese, devono poter operare liberamente, all’interno del loro fine sociale, ma senza perseguire il guadagno. Per questo Assomicroimprese plaude l’iniziativa di Questura, Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate.
Assomicroimprese sostiene anche che si deve certamente porre attenzione a non confondere le associazioni sane e corrette con quelle che invece non operano con correttezza. Queste ultime rappresentano senza dubbio, a differenza delle prime, una
fonte di concorrenza sleale nei confronti delle microimprese.
Gianluca Perna
Presidente Assomicroimprese
Giorgio Garbino
Responsabile Ufficio Stampa Assomicroimprese.
Udine 19 aprile 2011