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Siamo pienamente d'accordo con il vicesindaco Martines e con il referente di Confcommercio. buy arimidex without rx
Troppi locali aperti, troppa concorrenza, insomma un'offerta di gran lunga superiore alla domanda. zyban sale
Era evidente che l'eccessiva liberalizzazione avrebbe portato ad un fenomeno liberticida come quello al quale stiamo assistendo.
La normativa Europea detta "Bolkestein" la 123 del 2006 recepita dall'Italia con il Decreto legislativo n° 59 del 2010 stabilisce chiaramente all'art. 64 che "L'apertura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, comprese quelle alcooliche di qualsiasi gradazione, di cui alla legge 25 agosto 1991, n. 287, e' soggetta ad autorizzazione rilasciata dal comune competente per territorio" e che " Al fine di assicurare un corretto sviluppo del settore, i comuni, limitatamente alle zone del territorio da sottoporre a tutela, adottano provvedimenti di programmazione delle aperture degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico…. ferma restando l'esigenza di garantire sia l'interesse della collettivita' inteso come fruizione di un servizio adeguato sia quello dell'imprenditore al libero esercizio dell'attivita'. Tale programmazione puo' prevedere, sulla base di parametri oggettivi e indici di qualita' del servizio, divieti o limitazioni all'apertura di nuove strutture limitatamente ai casi in cui ragioni non altrimenti risolvibili di sostenibilita' ambientale, sociale e di viabilita' rendano impossibile consentire ulteriori flussi di pubblico nella zona senza incidere in modo gravemente negativo sui meccanismi di' controllo in particolare per il consumo di alcolici, e senza ledere il diritto dei residenti alla vivibilita' del territorio e alla normale mobilita'. In ogni caso, resta ferma la finalita' di tutela e salvaguardia delle zone di pregio artistico, storico, architettonico e ambientale".
Il sindaco avrebbe dovuto sfruttare questa norma per limitare le aperture dei locali e consentire alla città una crescita qualitativa e non quantitativa dell'offerta che sicuramente avrebbe garantito al contempo qualità di vita ai residenti e agli avventori e fruitori della città.
I nostri associati circa 300 in città, e oltre 1500 in regione, sarebbero sicuramente favorevoli a provvedimenti da parte dei comuni che vanno in questa direzione. Più qualità e meno quantità. cost of prednisolone 5mg tablets
Siamo pienamente d'accordo anche con il presidente della Camera di Commercio. Per questo invitiamo la Provincia e la Regione con l'assessore Brandi ad aprire un tavolo di lavoro con sindacati datoriali, dei lavoratori e dei consumatori al fine di rivedere le normative sul commercio della legge regionale 29 del 2005 che ormai è vetusta e non più al passo con i tempi.
Infatti la stessa normativa europea recepita dall'italia, per la clausola di cedevolezza, consente alle regioni di recepire le disposizioni europee e di poter introdurre dei requisiti personali e professionali per l'accesso all'attività imprenditoriale ( esistono già per le attività professionali D.L. 206/07) non discriminatori e per giustificato motivo d'interesse generale.
Quale momento più appropriato di questo per regolare i mercato fuori controllo. La politica ha il dovere di regolamentare il mercato, il quale non può essere lasciato a se stesso, la deregulation porta al liberticidio non alla libertà d impresa e quello che sta succedendo è sotto gli occhi di tutti.
Noi proponiamo un patentino obbligatorio per i neo imprenditori e il libretto dei crediti formativi per l'impresa. La formazione, come sostiene il presidente Da Pozzo, deve essere al centro dell'attività imprenditoriale. Imprenditori formati garantiscono un mercato più sicuro, più sicurezza dei posti di lavoro, più fiducia nel futuro e nella crescita del nostro paese. Chi decide di fare impresa deve essere messo obbligatoriamente nelle condizioni di decidere come e quando e soprattutto se aprire. Per fare questo è necessario che il neo imprenditore conosca tutti i meccanismi, le difficoltà e le normative legate all''avvio di una attività imprenditoriale. L'imprenditore, alla luce di questa crisi, ha una responsabilità sociale molto importante e per questo la politica deve metterlo nelle condizioni di decidere al meglio. La politica deve essere alleata dell'impresa. zoloft for sale online
I CAT ( centri di assistenza tecnica autorizzati dalla regione) sono i luoghi deputati alla formazione e devono essere maggiormante valorizzati dalla regione e dalla politica per diffondere questa cultura d'impresa.
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